Microcriminalità, Pisano: riqualificazione urbana contro zone franche
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I recenti episodi di microcriminalità, come anche le emergenze legate al sorgere di discariche che si sono registrati in città non possono che evidenziare, ancora una volta, la necessità di affrontare il problema periferie. Una questione che va affrontata liberandola una volta per tutte dai preconcetti e dai pregiudizi che nel corso degli anni hanno portato a rendere alcuni dei nostri quartieri delle vere e proprie zone franche. Si dovrebbe parlare di periferie quali luoghi “normali”, con tutte le contraddizioni peculiari di ogni territorio. Tanti sono stati gli errori compiuti in questi anni e che hanno visto nascere e proliferarsi apposite aree destinate a diventare ghetti dormitorio dove regna l’illegalità. Se la questione sicurezza è sempre più al centro dell’agenda politica nazionale, evidentemente il problema c’è. Lo dimostra, ad esempio, il dibattito sulla nuova legge che modifica la legittima difesa approvata dal Senato che mira ad inasprire le pene e ad escludere la punibilità di chi si è difeso in “stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”. Se da una parte sembra sempre più inevitabile il farsi giustizia da se, dall’altra è arrivato il momento di affrontare e aggredire il problema direttamente puntando su una nuova visione di periferia che, oltre a risolvere la questione sicurezza, non può prescindere da una riqualificazione urbana e dalla creazione di servizi destinati a migliorare la qualità della vita. In questa direzione andava anche il progetto che l’amministrazione comunale ha ideato per ridisegnare il volto dei quartieri Pistoia, Corvo, Aranceto e Fortuna attraverso la creazione di impianti sportivi, centri di aggregazione e spazi destinati ai giovani. Progetto che, dopo le proteste sollevate dai Comuni contro i tagli del Governo, speriamo di non dover chiudere in un cassetto. Riportare “il bello” nelle periferie è l’unica strada possibile per dare un senso ed un futuro diverso alle aree più a rischio.
Giuseppe Pisano