Situazioni critiche lungo le nostre strade
Categoria : Notizie
Camerino chiede che l’Anas effettui alcuni interventi di carattere strutturale
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Camerino chiede che l’Anas effettui alcuni interventi di carattere strutturale
Cambiare se stessi per cambiare le cose.
La formazione della classe dirigente nel Mezzogiorno”
Ci sono diversi modi di narrare i vari Sud d’Italia, spesso con visioni arcaiche ed antistoriche. Cosi come spesso ad occuparsi del Sud sono soggetti che nel Sud non vivono nè il Sud conoscono e che per darsi un tono di competenza ricorrono ad un meridionalismo sterile fatto di promesse e proposte senza alcuna connessione logica e sostanziale.
La Calabria deve uscire dall’isolamento, a volte compiaciuto, e dalla vocazione a farsi mettere sotto tutela, impegnata più ad auto commiserarsi, e a dare la colpa sempre agli altri, che nella ricostruzione etica, morale, delle regole e della legalità.
Per questo si dovrebbe guardare all’altra Calabria, che esiste già, ed è quella fatta da coloro che nella vita pubblica e privata sono coerenti tra ciò che dicono e ciò che fanno, per cui la soluzione e la salvezza di questa terra stanno in noi stessi.
Cosi come la politica, sempre più condizionata dalla qualità della classe dirigente, dovrebbe saper selezionare i migliori interpreti del cambiamento, anche rispetto alle ideologie visto che, alternandosi da venti anni, destra e sinistra non hanno prodotto risultati eccellenti.
Il MOVIMENTO OFFICINE DEL SUD, che conta già 2300 soci, organizzati in 150 Circoli distribuiti in 120 Comuni della Calabria, è costituito da persone oneste, amministratori capaci, professionisti illuminati e motivati. Il Movimento è aperto alla partecipazione di tutti coloro che vogliono offrire il proprio contributo al rilancio della Calabria, con azioni concrete e con un impegno umile e generoso. Tutti innamorati della propria terra, i soci sono impegnati a cogliere i segnali di coloro che vogliono assumersi la responsabilità di concorrere a costruire una società del fare, dove ogni azione tesa al bene comune di questa terra non può che partire da parole di verità e coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa, perché stanchi di chi privilegia la persuasione e la retorica che hanno portato la nostra regione al degrado etico e morale.
Il Movimento Officine del Sud si prefigge di creare uno spazio fisico ed intellettuale aperto alla partecipazione di tutti coloro che intendono offrire il proprio contributo verso quella emergenza nazionale rappresentata dal Sud in generale e dalla Calabria in particolare, che investe in modo drammatico una popolazione di oltre 20 milioni di persone.
L’adesione al progetto è aperta anche al mondo imprenditoriale, associazionistico, culturale e professionale affinché tutti possano contribuire ad elaborare programmi e progetti per una più rapida risoluzione del problema più urgente ed impellente del nostro Mezzogiorno: il lavoro.
Il Movimento Officine del Sud vuole essere uno stimolo costante verso quelle istituzioni e governi nazionali che si sono disimpegnati dal dramma che vivono le comunità del meridione, cercando di nascondere le proprie responsabilità riversando le colpe sulle inefficienze della classe politica meridionale cosa che, anche se in parte vera, non cancella le colpe dello Stato nelle politiche di sviluppo infrastrutturale, tecnologico, ambientale, culturale e soprattutto in termini di sicurezza delle popolazioni e degli amministratori ed imprenditori onesti che si ribellano contro la delinquenza organizzata, la cui presenza rappresenta la prima grande zavorra da rimuovere per far decollare qualsiasi iniziativa imprenditoriale.
Il Movimento Officine del Sud crede fortemente in quella grandissima parte del Mezzogiorno composta da persone oneste, amministratori capaci, professionisti illuminati ed innamorati della propria terra che si sono stancati di sottostare alle politiche nazionali ed europee che penalizzano il Meridione perché relegato ormai a problema nazionale e non visto come risorsa su cui investire e senza il quale non può esserci un pieno sviluppo nazionale.
La questione Meridionale è un tema obsoleto che si trascina da oltre 30 anni, con una realtà che è solo di poco mutata ma non certo in termini culturali, per cui il Movimento Officine del Sud opererà per dare sostegno ad ogni iniziativa, progetto o programma, chiaro, fattibile ed ambizioso che permetta di realizzare nelle nostra terra quello che le intelligenze dei nostri concittadini riescono a far diventare patrimonio di altre regioni italiane o di altri paesi europei. Si tratta, pertanto, di rimboccarsi le maniche ed essere operativi, evitando le autocommiserazioni o le continue lamentele che caratterizzano il popolo meridionale e rischiano di diventare il migliore alibi per chi intende relegarci ai confini dell’Europa o per chi ha fatto sparire il Sud dalle politiche di sviluppo (basta vedere il settore delle infrastrutture, dei trasporti etc.).
Politiche, sempre di più condizionate dalla qualità della classe dirigente, che ogni formazione partitica dovrebbe saper selezionare, e non tanto dalle ideologie di destra o di sinistra che, alternandosi da venti anni, non hanno prodotto alcun risultato. Quindi un problema di qualità e non di appartenenza per cui la selezione della classe politica diventa l’aspetto più importante per qualsiasi progetto di riscatto del Mezzogiorno.