Resoconto Tavola Rotonda “Parliamo di Sud” – 6 Maggio 2016
Categoria : Notizie
La qualità della classe dirigente del Mezzogiorno, quale presupposto per qualsiasi progetto di riscatto del Sud d’Italia. E’ stato questo il cardine della tavola rotonda, svoltasi a Catanzaro Lido, organizzata dal Movimento Officine del Sud, sul tema: “Parliamo di Sud – Cambiare se stessi per cambiare le cose. La formazione della classe dirigente nel Mezzogiorno”, che ha segnato il debutto del Movimento nato su iniziativa dell’ex consigliere regionale, Claudio Parente. Presenti i parlamentari calabresi: Giuseppe Galati di Alleanza Liberalpopolare – Autonomie, Piero Aiello, senatore di NCD, Antonio Caridi, senatore di Forza Italia e Ferdinando Aiello deputato del Partito Democratico. I lavori, moderati dal presidente dell’ordine dei giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri, sono stati introdotti dal presidente del Movimento, Claudio Parente che ha spiegato come l’idea della costituzione del Movimento, nasce dal desiderio di portare un contributo concreto verso le problematiche che assillano i nostri territori , partecipando da protagonisti nello sviluppo di idee e proposte. Entrando nel Tema, Parente ha evidenziato come “la classe dirigente andrebbe selezionata sulla base del merito e non tanto sull’ideologia o sull’appartenenza politica visto che, alternandosi i partiti da venti anni nella nostra regione, questo non ha prodotto risultati eccellenti ed anche quando si sono resi disponibili i fondi europei, l’apparato burocratico non sempre è stato capace di espletare le procedure richieste dai bandi con il paradosso di dover restituire le ingenti somme destinate allo sviluppo della nostra Regione”. La relazione sul tema è stata affidata alla professoressa Mariolina Spadaro, docente di storia del diritto medievale e moderno dell’università Federico II di Napoli che ha evidenziato come “la Calabria deve uscire dall’isolamento, a volte compiaciuto, e dalla vocazione a farsi mettere sotto u tela, impegnata più ad auto commiserarsi e a dare la colpa sempre agli altri che nella ricostruzione etica, morale,delle regole e della legalità. Per questo – ha proseguito- si dovrebbe guardare all’altra Calabria che esiste già, ed è quella fatta da coloro che nella vita pubblica e privata sono coerenti tra ciò che dicono e ciò che fanno, per cui la soluzione e la salvezza di questa terra stà nell’impegno dei nostri giovani. In questo la politica dovrebbe saper selezionare i migliori interpreti del cambiamento” Il tema trattato ha suscitato l’interesse di una foltissima platea partecipata, tra l’altro, da professionisti, imprenditori, sindaci e amministratori locali. Dal dibattito è emerso come “Il Mezzogiorno d’Italia ha bisogno di una nuova classe dirigente all’altezza di una sfida di innovazione, lavoro e sviluppo. Tutto questo dando sostegno alle nuove generazioni e credito alle buone idee e ai progetti”.
I lavori proseguiranno oggi(Sabato 7) con l’Assemblea regionale del Movimento, alla presenza dei 150 Presidenti dei Circoli, presenti in 120 Comuni della Calabria, chiamata a discutere e ratificare il programma di attività del secondo semestre dell’anno, tra cui il Convegno nazionale, previsto per il mese di luglio, sul Referendum Costituzionale nonché chiamata a ratificare le candidature dei soci che affronteranno la prossima tornata elettorale del 5 giugno.
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